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Fondazione CiaoLapo ETS
ricerca e alta formazione per la salute perinatale
Tag:

assistenza

Alta Formazione

Corso di formazione “La morte in attesa” Il sostegno al lutto perinatale

by Fondazione CiaoLapo 14/04/2025
written by Fondazione CiaoLapo

Destinatari: riservato al personale sanitario e ai professionisti della relazione d’aiuto

Durata: 44 ore divise in 11 moduli

Date: 3 – 10 – 17 – 24 – 31 ottobre, 7 – 14 – 21 – 28 novembre– 5 – 12 dicembre 2025

Modalità: Il corso si svolge online sulla piattaforma Moodle di CiaoLapo con lezioni in diretta in videoconferenza il venerdì pomeriggio, dalle 15 alle 19; i moduli verranno registrati e resteranno disponibili fino al 7 gennaio 2026.

 

Direzione scientifica

Dottoressa Claudia Ravaldi, psichiatra, psicoterapeuta, dottoressa di ricerca in neuroscienze, master in storia e tecniche della letteratura per l’infanzia, Fondazione CiaoLapo

Professor Alfredo Vannacci, medico farmacologo e tossicologo, Università degli Studi di Firenze, Fondazione CiaoLapo

 

Temi del corso

Primo modulo – Il sostegno al lutto perinatale: un modello salutogenico e trauma orientato

Secondo modulo – Infertilità

Terzo modulo – Aborto spontaneo

Quarto modulo – Interruzione di gravidanza per patologia

Quinto modulo – Morte in utero

Sesto modulo – Morte post-natale

Settimo modulo – Il lutto nel tempo perinatale

Ottavo modulo – Psicotraumatologia del lutto perinatale

Nono modulo – Prevenzione, diagnosi e trattamento del lutto complicato

Decimo modulo – Nuovamente in attesa: gravidanza e genitorialità dopo un lutto perinatale

Undicesimo modulo – Supervisione di 4 casi clinici portati dai discenti divisi in piccoli gruppi

 

Obiettivi del corso

Il corso permette di acquisire conoscenze teoriche e competenze pratiche per:

  • Accogliere e supportare le famiglie colpite da una perdita perinatale con competenza e sensibilità.
  • Promuovere un accompagnamento rispettoso, riconoscendo le esigenze individuali nel percorso di lutto.
  • Integrare le conoscenze più aggiornate in ambito psicologico e psicotraumatologico, ostetrico e assistenziale.
  • Diffondere una migliore consapevolezza e cultura del lutto perinatale nei contesti sanitari e sociali
  • Lavorare in rete in ottica integrata e multidisciplinare con le varie figure professionali, che accompagnano le donne e le coppie nel percorso di elaborazione del lutto e nelle nuove genitorialità

Docenti

I docenti del corso sono professionisti e professioniste specialiste in ginecologia, ostetricia, psichiatria, psicoterapia e counseling nella relazione d’aiuto con esperienza pluriennale certificata sul lutto perinatale, sia dal punto di vista della ricerca, sia dal punto di vista della clinica e del sostegno sul campo.

 

Iscrizione e costi

L’iscrizione al corso comprende:

  • partecipazione alle lezioni in diretta
  • accesso alle registrazioni fino al 7 gennaio 2026
  • materiale didattico in pdf
  • 4 ore di supervisione in piccoli gruppi (obbligatorie per la certificazione)
  • iscrizione al registro PerLA (PERinatal Loss Assistant) della Fondazione CiaoLapo

Entro il 31 maggio il costo di iscrizione è di 360 euro

Dal 1° giugno la quota di iscrizione è di 450 euro

Sono disponibili 40 posti: le domande di iscrizione, complete in ogni loro parte, saranno accettate in ordine di arrivo.

Non sono previsti crediti ECM

Scadenza iscrizioni

Le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento dei 40 posti, e in ogni caso entro e non oltre il 1° settembre 2025

Iscriviti a questa pagina.


Il registro PerLA – Perinatal Loss Assistant

Il registro PerLA – Perinatal loss assistant, raccoglie gli operatori sanitari ed i professionisti della relazione d’aiuto che hanno completato la formazione sul lutto perinatale certificata dalla Fondazione CiaoLapo

Per ottenere la certificazione PerLA, il professionista deve completare un percorso formativo di almeno 40 ore, suddiviso nei seguenti ambiti:

  1. Fondamenti del lutto perinatale – Caratteristiche del lutto perinatale e possibili trattamenti.
  2. Comunicazione empatica e supporto – Strategie per relazionarsi con le donne e le coppie.
  3. Accompagnamento clinico e assistenziale – Le buone pratiche e la presa in carico.
  4. Aspetti sociali e culturali – Riconoscere i diversi vissuti e le diverse modalità di sostegno.
  5. Strumenti di autoformazione e supervisione dei casi – Per integrare le proprie competenze.

 

Il registro PerLA sarà pubblicato e reso consultabile sul sito ciaolapo.it e sarà utilizzato come elenco di riferimento dei professionisti con formazione certificata sul lutto perinatale, per le coppie che si rivolgono alla nostra Associazione.

14/04/2025 0 comments
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STRONG

by Fondazione CiaoLapo 20/01/2021
written by Fondazione CiaoLapo

Promosso dal Laboratorio congiunto di Ricerca Perinatale (PeaRL) dell’Università degli Studi di Firenze (resp. Prof A. Vannacci), costituito dal Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino e dalla Fondazione CiaoLapo ETS, (dott.ssa Claudia Ravaldi), STRONG è una ricerca sul benessere degli operatori perinatali. In particolare stiamo studiando l’impatto delle cattive notizie sul benessere dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari, i tirocinanti e i volontari occupati quotidianamente nell’assistenza al neonato ricoverato e nella relazione con i suoi genitori.

Lo studio ha ricevuto la approvazione della Commissione Etica per la Ricerca di Ateneo dell’Università degli Studi di Firenze, n. 127 del 18 NOVEMBRE 2020 (Prot 0233044 del 21/12/20). 

Lo studio STRONG si è concluso nel 2022 e qui potete trovare un sunto dei risultati pubblicati sulla rivista Frontiers in Psychiatry.


ImmagineLo studio STRONG (STress afteR lOss in NeonatoloGy) è uno studio trasversale finalizzato a comprendere l’impatto psicologico della assistenza al lutto dei genitori sugli operatori sanitari (healthcare professionals, HCP) che lavorano in unità di terapia intensiva neonatale (NICU) in Italia. Oltre duecento operatori della NICU (sopratutto infermieri, ostetriche, e medici) hanno partecipato all’indagine e la maggior parte ha mostrato un certo grado di sintomi di stress post-traumatico. Le attività più difficili per gli HCP sono state comunicare la morte del bambino e informare sui risultati dell’autopsia. La formazione specifica sulla assistenza al lutto e sulla comunicazione è stata dimostrata essere in grado di ridurre la probabilità di sintomi di stress, mentre livelli più alti di burnout sono stati associati a dover assistere un alto numero di perdite mensili e alla presenza di sintomi di stress.

Lo studio ha rilevato che spesso gli HCP mancano di una formazione adeguata nel comunicare notizie difficili e nella assistenza al lutto perinatali. I due sentimenti più comuni tra gli HCP erano senso di impotenza e compassione e erano presenti in oltre il 60% del personale. La maggior parte degli HCP ha ricevuto la formazione in cure di lutto solo in corsi specifici dopo la laurea e quasi il 90% ha dichiarato di non avere una strategia di comunicazione o di avere solo una strategia non strutturata per comunicare notizie difficili.

Gli HCP con una formazione formale nella assistenza al lutto sono stati riscontrati avere maggiore autostima, ma entrambi i gruppi di HCP hanno valutato negativamente le loro competenze nel comunicare notizie difficili e nel gestire le proprie e le emozioni dei genitori quando un bambino muore.

Lo studio ha anche evidenziato come il 70% degli HCP intervistati riporti livelli medi o elevati di sintomi simili al disturbo post-traumatico da stress (PTSD), una condizione qui esplorata per la prima volta nei professionisti che lavorano in NICU.

Infine, infermieri e ostetriche hanno riferito livelli più elevati di sintomi simili al PTSD rispetto ai medici e una formazione formale e un adeguato supporto come il debriefing potrebbero ridurre l’impatto emotivo dell’esperienza e aiutare i professionisti a prendersi cura dei loro pazienti in maniera più adeguata e meno stressante.

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CLASH

by Fondazione CiaoLapo 22/01/2020
written by Fondazione CiaoLapo

L’indagine CLASH (CiaoLapo Assessment of Stillbirth’s support in Hospital) mira a fare il punto sulle conoscenze e le opinioni degli operatori sanitari che lavorano nell’area perinatale nel nostro paese, al fine di individuare  le buone pratiche possibili, le eventuali criticità nell’assistenza e i punti di forza dell’assistenza erogata nelle nostre strutture.

Lo studio si è svolto in diverse regioni di Italia, grazie al lavoro di Irene Lambertini (UNIBO) laureanda in Ostetricia e di Anna Giulia Tulli, ostetrica impegnata nel Master Universitario post laurea dell’Università di Firenze. Insieme a loro abbiamo raccolto esperienze in diversi ambiti professionali allo scopo di redigere le loro tesi sperimentali.

L’ideazione, il disegno e la realizzazione dello studio sono portati avanti sotto il coordinamento della dott.ssa Claudia Ravaldi (psichiatra e psicoterapeuta, CiaoLapo) con la collaborazione del Prof Alfredo Vannacci (Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino, Università degli Studi di Firenze) e la supervisione del Dott. Angelo Morese, Docente Universitario e Formatore.

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BLOSSoM

by Fondazione CiaoLapo 01/01/2020
written by Fondazione CiaoLapo

La morte in utero è una delle situazioni più traumatiche che un operatore perinatale si trovi ad affrontare nella sua professione. Bilanciare competenze professionali, competenze emotive e competenze relazionali è una sfida per chi oggi si occupa di salute e di cura perinatale: ancora si fa molto poco per aiutare i professionisti a vivere pienamente ed in modo salutare il loro ruolo, anche nelle situazioni complesse.

Affrontare questo evento nella sua complessità, a partire dall’esperienza di ciascun operatore, può contribuire a migliorare le conoscenze generali sull’argomento, evidenziando sia ciò che è già patrimonio dei professionisti, sia ciò che è importante migliorare, nel rispetto della salute, intesa come benessere bio-psico-sociale sia dei nostri assistiti che dei professionisti curanti.

Lo studio BLOSSoM – Burnout after perinatal LOSS in Midwifery, condotto dalla Fondazione CiaoLapo in collaborazione con diverse università italiane, ha esplorato per la prima volta su scala nazionale il legame tra lutto perinatale e burnout nelle ostetriche italiane.

I numeri dello studio

  • 445 ostetriche hanno partecipato allo studio: la loro età media era di 35 anni, con una media di 11 anni di esperienza lavorativa.

  • Solo una su tre ha ricevuto una formazione specifica sulla gestione del lutto perinatale.

  • Il 95% ha espresso il bisogno di ricevere ulteriore supporto e formazione in questo ambito.

  • Quasi il 25% ha riportato sintomi compatibili con disturbo post-traumatico da stress (PTSD), legati alla gestione di casi di morte perinatale.

  • Il 15,9% ha mostrato alti livelli di esaurimento emotivo (burnout), mentre il 64% ha riportato un calo significativo di soddisfazione personale nel lavoro.

Cosa ci dice BLOSSoM?

  • L’esperienza della morte perinatale è profondamente impattante anche per chi assiste i genitori.

  • Le ostetriche iniziano a mostrare segni di burnout già dopo cinque anni di lavoro, soprattutto in assenza di formazione e supporto specifici.

  • Le competenze e la conoscenza delle linee guida sulla gestione del lutto perinatale sono un fattore protettivo contro il senso di inadeguatezza e l’esaurimento professionale.

  • Le attività ritenute più difficili? Comunicare la notizia della morte e assistere i genitori nel primo incontro con il loro bambino.

Perché è importante parlarne?

Lo studio BLOSSoM mostra che la cura dei genitori colpiti da una perdita richiede una preparazione specifica, sia tecnica che emotiva. Non basta “essere empatici”: servono strumenti, formazione continua, spazi di ascolto e supervisione.

Il benessere degli operatori è strettamente legato al benessere dei genitori. Per questo, la Fondazione CiaoLapo promuove da oltre 15 anni formazione evidence-based e supporto dedicato a chi lavora nel percorso nascita.

🔗 I risultati dello studio BLOSSoM sono stati pubblicati in Open Access sulla rivista Women and Birth: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1871519221000032

Nel 2022 è stato pubblicato un lavoro di follow up sullo stesso argomento: BLOSSoM 2

BLOSSOM

I livelli di burnout delle ostetriche sono influenzati dalla anzianità lavorativa (>5 anni), dall’impatto degli eventi traumatici e dalla mancata conoscenza delle linee guida.

01/01/2020 0 comments
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La Presidente

La Presidente

Claudia Ravaldi

La Fondazione CiaoLapo ETS è uno spinoff della Associazione APS CiaoLapo ETS fondata nel 2006 da Claudia Ravaldi e Alfredo Vannacci per il sostegno al lutto dei genitori.
La Fondazione CiaoLapo si occupa di ricerca e formazione nel settore della medicina perinatale, con particolare riferimento alle gravidanze a rischio ed alla perdita in gravidanza e dopo la nascita.

Tag

aborto (1) allattamento (1) assistenza (4) burnout (2) covid (5) lutto perinatale (1) morte perinatale (1) neonatologia (1) ostetricia (1) psicologia perinatale (2) psicotraumatologia (1) salute perinatale (4) vaccini (3)

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