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ricerca e alta formazione per la salute perinatale
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I primi mille giorniProgetti

Genitorialità responsiva

by Fondazione CiaoLapo 15/04/2025
written by Fondazione CiaoLapo

Quando parliamo di salute del feto, del neonato e del lattante generalmente pensiamo alla salute del corpo, cioè alla salute fisica e a tutto ciò che è importante fare, fin dalla gravidanza, per provare a proteggerla e a migliorarla.

Sappiamo bene che la tutela della salute fisica materna e fetale è di fondamentale importanza: cento anni fa, a causa delle precarie condizioni di vita, della guerra, della povertà, della fame, e dell’assenza di un servizio sanitario nazionale,  la mortalità al parto, dopo la nascita e al di sotto dei cinque anni di vita era infatti di circa 200 bambini ogni mille nati. Oggi, questo numero è sceso a circa 2,5 su mille, grazie al miglioramento delle cure antenatali e pediatriche e alla tempestiva presa in carico delle situazioni più complesse: per fare un esempio, negli ultimi venti anni sono leggermente migliorati anche i tassi di morte in utero e di morte perinatale.

Dai primi anni duemila finalmente si è cominciato a dare una maggiore attenzione anche alla salute psichica e al benessere relazionale dei bambini e delle bambine, fin dalla gravidanza: molti enti, associazioni e fondazioni, hanno iniziato ad adoperarsi concretamente per migliorare la salute e il benessere globale dei bambini e delle bambine, iniziando ad occuparsi anche della salute e del benessere dei genitori in attesa. Numerosi studi, dal secondo dopoguerra in poi, hanno sottolineato che, per permettere ad ogni bambino di crescere in salute e stare bene, occorre tutelare e proteggere non solo la sua salute fisica, ma anche il suo benessere psichico e relazionale.

Ciò che può fare la differenza e permettere ad ogni bambino e bambina di raggiungere il miglior livello di salute e benessere possibile è la cura affettuosa e attenta degli adulti di riferimento: anche se lo sappiamo da molti anni, anche se gli esperti e le istituzioni raccomandano la genitorialità responsiva,  l’opinione pubblica tuttavia stenta a riconoscerne le potenzialità e spesso minimizza l’importanza delle cure responsive o addirittura le critica.

A causa di questa distanza tra  istituzioni e persone comuni, molte famiglie e molti genitori non sanno di possedere uno strumento importantissimo per il loro benessere e quello dei loro bambini e quindi non lo usano. Crescere un bambino senza coltivare la propria responsività è un’occasione persa, sia per il benessere dei genitori che per quello dei bambini.

Cosa vuol dire essere un genitore responsivo?

La genitorialità responsiva è la capacità degli adulti  di “essere presenti” e rispondere ai bisogni di quello specifico bambino in modo pronto, affettuoso e adeguato. È un esercizio quotidiano, una pratica, la genitorialità responsiva, che si impara sul campo, giorno dopo giorno, anche dagli errori di valutazione e dalle risposte sbagliate:

non si tratta di soddisfare tutte le richieste del bambino come se fossero ordini,

si tratta di stare in relazione e offrire le risposte più adeguate e accoglienti possibili, date le circostanze.

Essere responsivi significa anche saper notare quando quel bambino ha bisogno di comunicare con noi, saper comprendere il messaggio che sta mandando (anche solo con uno sguardo o un gesto), e rispondere in modo coerente alla domanda. Essere responsivi significa aspettare la richiesta e non anticiparle tutte, così da “fare prima” o da “fare tutto bene subito”.

Semplificando molto, essere responsivi significa ad esempio intercettare le diverse tonalità di pianto, imparando a distinguere quale vuol dire fame, quale stanchezza, quale fastidio etc…, ma anche ricambiare un sorriso o sorridere per primi, con calma e fiducia. Essere responsivi significa inoltre stare accanto al bambino nelle sue prime esplorazioni, prestare attenzione e incoraggiare con pazienza.

La responsività è un’attitudine del genitore o del caregiver di riferimento che permette di avviare vero e proprio dialogo emotivo, in cui il bambino si sente visto, ascoltato, accolto, perché noi lo osserviamo, lo vediamo, lo pensiamo,  e grazie alla nostra presenza, fisica e psichica, gli permettiamo di esplorare e crescere. Questa connessione, fatta di sintonia e di crescente fiducia, ha effetti straordinari: non solo sul piano affettivo, ma anche sullo sviluppo del linguaggio, della mente, delle emozioni e persino del corpo.

Secondo gli studi più recenti, infatti, occuparsi del benessere psichico e relazionale migliora ANCHE la salute del corpo: non dovrebbe sorprenderci, perché noi siamo il nostro corpo, la nostra mente è parte del corpo e corpo e mente rappresentano un continuum, grazie a un sistema complesso di scambi tra le varie aree cerebrali, le ghiandole che producono i nostri ormoni e presiedono dunque il funzionamento degli organi e degli apparati.

Le cure responsive producono effetti sulla crescita e sullo sviluppo.

Coltivare la nostra responsività è un investimento per la salute delle prossime generazioni (e per la nostra)

Secondo una revisione della letteratura scientifica pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, i bambini che crescono con genitori responsivi sviluppano un QI più alto, hanno meno problemi comportamentali, sono più socievoli e sicuri di sé. E questi effetti durano nel tempo, fino all’adolescenza. Non solo: la responsività, come dicevamo, protegge anche la salute fisica. Nei Paesi più poveri, i bambini malnutriti che ricevono cure affettuose e attente crescono meglio, parlano prima, sono più attivi: sono bambini che pur avendo da gestire alcuni problemi di salute fisica, stanno globalmente bene, grazie alla qualità della relazione con chi li accudisce.

Si può imparare a essere più responsivi?

Ad essere più responsivi si impara!

Ogni genitore, se ben sostenuto, può fare grandi progressi, anche quando, per tutta una serie di ragioni, la responsività non è proprio il suo forte.

La gravidanza è un tempo estremamente prezioso per allenare la responsività, imparare a prestare attenzione alle piccole cose e anche per iniziare a confrontarsi con altre persone che stanno affrontando la stessa esperienza.

Questi sono alcuni interventi che promuovono la responsività:

  • il sostegno tra pari, fin dalla gravidanza, è una preziosissima risorsa per tutti e due i genitori, e persino per i nonni.  
  • la psicoeducazione con operatori formati, per affrontare insieme le difficoltà e le incertezze della genitorialità
  • la mindfulness, una risorsa preziosa per la salute di genitori e bambini;
  • gli incontri di gruppo che promuovono la condivisione di lettura, canti, musica, massaggio o gioco libero  tra madre e bambino o tra padre e bambino;
  • le visite a domicilio da parte di personale esperto di area perinatale.

L’associazione CiaoLapo ha attivato qualche anno fa il progetto Arcobaleno, che offre sostegno ai genitori che affrontano una gravidanza successiva ad una o più perdite precedenti e promuove tra le varie cose l’automutuoaiuto tra pari, la gestione dello stress con la mindfulness e la condivisione della lettura ad alta voce di albi illustrati, fin dalla pancia.

Tutte queste strategie aiutano i genitori a diventano più attenti e consapevoli.

Per crescere un bambino, occorre un villaggio per nutrire i genitori, affinché i genitori possano nutrire i loro bambini con una relazione responsiva.

Perché è così importante parlare delle cure responsive dopo un lutto perinatale?

Dopo un lutto perinatale, la gravidanza successiva può essere vissuta con forti emozioni contrastanti: speranza e timore, gioia e ansia, paura che tutto accada di nuovo e nostalgia per il bambino che non c’è più.

In questa delicata situazione la gravidanza può diventare un tunnel, lungo e stressantissimo: per i genitori, che pure sentono di volere molto bene anche a questo nuovo bambino, spesso tanto cercato e desiderato, può essere ugualmente molto difficile concentrarsi giorno dopo giorno sul bambino e abitare attivamente, con attenzione partecipe, dolcezza e tenerezza, la relazione che stanno costruendo con lui. Dopo un evento traumatico è difficile lasciarsi andare pienamente a vivere l’amore, la spensieratezza e la gioia della presenza, soprattutto quando intorno a noi le persone, familiari, amici, medici, operatori sanitari ci chiedono di “non pensare più alle brutte cose del passato” e di “pensare positivo”, aumentando  il senso di inadeguatezza e di angoscia che accompagna molte gravidanze successive al lutto.

Le difficoltà a vivere pienamente e in modo responsivo la nuova genitorialità non cessano neanche dopo la nascita, anche quando va tutto bene, dal punto di vista della salute fisica: la responsività  può essere influenzata dal lutto non ancora completamente elaborato, dalla preoccupazione che possa comunque accadere qualcosa di brutto, dal bisogno di controllare tutto, come se fossimo in perenne emergenza, dall’estrema stanchezza provocata dall’ansia e dalla mancanza di un villaggio che ci accolga così come siamo, e ci permetta, mese dopo mese, di esercitare la responsività e beneficiare della gratificazione che la relazione responsiva offre anche a noi adulti.

Dopo un lutto perinatale, così come se abbiamo storie di vita complicate, o se abbiamo avuto infanzie faticose, può essere quindi molto difficile esercitare l’arte della responsività, imparare a riconoscere e imparare a rispondere in modo responsivo ai segnali del nostro neonato: sapere cosa può fare la differenza, sapere che tipo di aiuto chiedere, sapere che non siamo i peggiori genitori sulla terra e che i primi mille giorni sono un tempo che abbiamo a disposizione per migliorare, per essere genitori “sufficientemente buoni”  e per  coltivare al meglio la relazione con il nostro bambino e quindi la sua salute riduce la fatica e migliora il benessere di tutti.

In conclusione

Essere un genitore responsivo è una pratica quotidiana: si impara, e si può sempre migliorare, perchè tutto cambia di continuo, il nostro bambino cresce a vista d’occhio e ogni momento è il momento giusto per coltivare il bene reciproco e offrire una base sicura e accogliente al nostro piccolo.

La responsività richiede tempo e lentezza: questo momento storico enfatizza la velocità e il risultato a scapito del processo, bisogna  correre, diventare subito autonomi, mostrare immediatamente capacità che non sono mai innate, ma richiedono di essere costruite e validate nel tempo: vale per i genitori, vale per i neonati, i lattanti e i bambini.

Le interazioni quotidiane, le coccole, i giochi, le parole dolci, il silenzio abitato “cuore a cuore”, scambiarsi sguardi accoglienti, abbracciare, cantare le vostre canzoni, non sono perdite di tempo, non sono vizi, non creano danni a nessuno.

Se però ci sentiamo quotidianamente  troppo stanchi, arrabbiati, confusi, tristi per fare queste cose, questa potrebbe essere segnale di una fatica che chiede un sostegno strutturato: prima chiediamo aiuto, prima possiamo lasciarci alle spalle i momenti difficili, che riguardano normalmente15 neomamme su 100 senza lutti perinatali precedenti e ben  30 neomamme su 100 con lutti perinatali alle spalle.

Purtroppo gli studi sui papà sono pochi, e qui pochi, ci dicono che fare il papà responsivo dopo un lutto può essere un processo faticoso.

Non siete sole, non siete soli: c’è sempre un villaggio che può comprendere il vostro sentire, di genitori “tra cielo e terra”.

 

Approfondimenti

Ho approfondito il tema della responsività in due saggi usciti recentemente per UPPA edizioni:

Il viaggio eroico dell’essere genitori, 2024, che puoi acquistare a questo link

Mindfulness – Genitori e figli senza stress, 2025 che puoi acquistare qui

 

15/04/2025 0 comments
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Alta Formazione

Corso di formazione “La morte in attesa” Il sostegno al lutto perinatale

by Fondazione CiaoLapo 14/04/2025
written by Fondazione CiaoLapo

Destinatari: riservato al personale sanitario e ai professionisti della relazione d’aiuto

Durata: 44 ore divise in 11 moduli

Date: 3 – 10 – 17 – 24 – 31 ottobre, 7 – 14 – 21 – 28 novembre– 5 – 12 dicembre 2025

Modalità: Il corso si svolge online sulla piattaforma Moodle di CiaoLapo con lezioni in diretta in videoconferenza il venerdì pomeriggio, dalle 15 alle 19; i moduli verranno registrati e resteranno disponibili fino al 7 gennaio 2026.

 

Direzione scientifica

Dottoressa Claudia Ravaldi, psichiatra, psicoterapeuta, dottoressa di ricerca in neuroscienze, master in storia e tecniche della letteratura per l’infanzia, Fondazione CiaoLapo

Professor Alfredo Vannacci, medico farmacologo e tossicologo, Università degli Studi di Firenze, Fondazione CiaoLapo

 

Temi del corso

Primo modulo – Il sostegno al lutto perinatale: un modello salutogenico e trauma orientato

Secondo modulo – Infertilità

Terzo modulo – Aborto spontaneo

Quarto modulo – Interruzione di gravidanza per patologia

Quinto modulo – Morte in utero

Sesto modulo – Morte post-natale

Settimo modulo – Il lutto nel tempo perinatale

Ottavo modulo – Psicotraumatologia del lutto perinatale

Nono modulo – Prevenzione, diagnosi e trattamento del lutto complicato

Decimo modulo – Nuovamente in attesa: gravidanza e genitorialità dopo un lutto perinatale

Undicesimo modulo – Supervisione di 4 casi clinici portati dai discenti divisi in piccoli gruppi

 

Obiettivi del corso

Il corso permette di acquisire conoscenze teoriche e competenze pratiche per:

  • Accogliere e supportare le famiglie colpite da una perdita perinatale con competenza e sensibilità.
  • Promuovere un accompagnamento rispettoso, riconoscendo le esigenze individuali nel percorso di lutto.
  • Integrare le conoscenze più aggiornate in ambito psicologico e psicotraumatologico, ostetrico e assistenziale.
  • Diffondere una migliore consapevolezza e cultura del lutto perinatale nei contesti sanitari e sociali
  • Lavorare in rete in ottica integrata e multidisciplinare con le varie figure professionali, che accompagnano le donne e le coppie nel percorso di elaborazione del lutto e nelle nuove genitorialità

Docenti

I docenti del corso sono professionisti e professioniste specialiste in ginecologia, ostetricia, psichiatria, psicoterapia e counseling nella relazione d’aiuto con esperienza pluriennale certificata sul lutto perinatale, sia dal punto di vista della ricerca, sia dal punto di vista della clinica e del sostegno sul campo.

 

Iscrizione e costi

L’iscrizione al corso comprende:

  • partecipazione alle lezioni in diretta
  • accesso alle registrazioni fino al 7 gennaio 2026
  • materiale didattico in pdf
  • 4 ore di supervisione in piccoli gruppi (obbligatorie per la certificazione)
  • iscrizione al registro PerLA (PERinatal Loss Assistant) della Fondazione CiaoLapo

Entro il 31 maggio il costo di iscrizione è di 360 euro

Dal 1° giugno la quota di iscrizione è di 450 euro

Sono disponibili 40 posti: le domande di iscrizione, complete in ogni loro parte, saranno accettate in ordine di arrivo.

Non sono previsti crediti ECM

Scadenza iscrizioni

Le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento dei 40 posti, e in ogni caso entro e non oltre il 1° settembre 2025

Iscriviti a questa pagina.


Il registro PerLA – Perinatal Loss Assistant

Il registro PerLA – Perinatal loss assistant, raccoglie gli operatori sanitari ed i professionisti della relazione d’aiuto che hanno completato la formazione sul lutto perinatale certificata dalla Fondazione CiaoLapo

Per ottenere la certificazione PerLA, il professionista deve completare un percorso formativo di almeno 40 ore, suddiviso nei seguenti ambiti:

  1. Fondamenti del lutto perinatale – Caratteristiche del lutto perinatale e possibili trattamenti.
  2. Comunicazione empatica e supporto – Strategie per relazionarsi con le donne e le coppie.
  3. Accompagnamento clinico e assistenziale – Le buone pratiche e la presa in carico.
  4. Aspetti sociali e culturali – Riconoscere i diversi vissuti e le diverse modalità di sostegno.
  5. Strumenti di autoformazione e supervisione dei casi – Per integrare le proprie competenze.

 

Il registro PerLA sarà pubblicato e reso consultabile sul sito ciaolapo.it e sarà utilizzato come elenco di riferimento dei professionisti con formazione certificata sul lutto perinatale, per le coppie che si rivolgono alla nostra Associazione.

14/04/2025 0 comments
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ArticoliRicerca

Validazione della scala RIMS-IT

by Fondazione CiaoLapo 16/03/2025
written by Fondazione CiaoLapo

Affrontare la perdita di una gravidanza è un’esperienza emotivamente complessa e spesso sottovalutata. Le donne che la vivono possono sviluppare ansia, depressione, sintomi di stress post-traumatico e lutto complicato. Tuttavia, fino ad oggi, non esisteva in Italia uno strumento specifico per valutare con precisione il vissuto psicologico di questa esperienza.

Il nostro nuovo studio, frutto della collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca, la Fondazione CiaoLapo ETS e il Laboratorio PeaRL dell’Università di Firenze, ha portato alla validazione italiana della Revised Impact of Miscarriage Scale (RIMS-IT), uno strumento che permetterà a clinici e ricercatori di identificare precocemente le donne a rischio di sviluppare complicanze psicologiche dopo una perdita in gravidanza. Lo studio è stato appena pubblicato su BMC Pregnancy and Childbirth.

Uno strumento specifico per una sofferenza spesso invisibile

Molti strumenti attuali valutano il lutto perinatale in senso generale, ma non tutte le donne percepiscono la perdita in gravidanza come un lutto tradizionale. Alcune vivono un forte senso di colpa o di isolamento, altre soffrono in silenzio per la mancanza di riconoscimento sociale del loro dolore. Il RIMS-IT permette di analizzare queste sfumature grazie a tre dimensioni chiave:

  1. Isolamento e senso di colpa: quanto una donna si sente sola nel suo dolore e quanto si attribuisce la responsabilità della perdita.
  2. Perdita del bambino: l’intensità del senso di lutto e vuoto emotivo.
  3. Evento devastante: la percezione della perdita come un trauma profondo e destabilizzante.

Abbiamo validato il RIMS-IT su 543 donne italiane che avevano vissuto una perdita in gravidanza negli ultimi 36 mesi, confermandone l’affidabilità e la validità.

Cosa abbiamo trovato?

  • Il 61% delle donne ha riportato un impatto psicologico significativo, con sintomi di stress e ansia particolarmente elevati nelle donne con aborti ripetuti.
  • Il senso di colpa e l’isolamento sociale sono emersi come fattori chiave di sofferenza, confermando che molte donne si sentono incomprese e private di supporto.
  • ⚠️ Le attuali scale di valutazione del lutto potrebbero non essere sufficienti a cogliere il disagio psicologico specifico delle donne che vivono una perdita in gravidanza.

Un aiuto per clinici e ricercatori

Il RIMS-IT rappresenta un passo avanti per la salute mentale perinatale, fornendo un nuovo strumento per ginecologi, ostetriche, psicologi e ricercatori:

✅ Individuare precocemente le donne a rischio di sviluppare complicanze psicologiche.
✅ Personalizzare i percorsi di supporto psicologico, evitando che la sofferenza resti sommersa.
✅ Migliorare la ricerca sulla salute mentale materna, integrando dati più specifici e dettagliati.

Conclusioni

La validazione del Revised Impact of Miscarriage Scale (RIMS-IT) in Italia rappresenta un passo importante per migliorare il riconoscimento e il supporto alle donne che affrontano una perdita in gravidanza. Il nostro studio ha confermato l’affidabilità e la validità psicometrica dello strumento, anche nelle donne italiane, con un’elevata coerenza interna (Cronbach’s alpha = 0,89) ed una struttura fattoriale che riflette quella della versione originale.

Il RIMS-IT ha mostrato forte correlazione con altre scale di valutazione del lutto e dello stress post-traumatico, come la Perinatal Grief Scale (PGS) e la National Stressful Events PTSD Short Scale (NSESSS), mostrando la sua specificità nel misurare il disagio psicologico post-abortivo.

Questi risultati suggeriscono che il RIMS-IT può essere un valido strumento per la clinica e la ricerca, permettendo di identificare precocemente le donne a rischio e migliorare la presa in carico psicologica dopo una perdita in gravidanza. Ulteriori studi potranno estendere la sua applicabilità ad altri contesti, inclusa la valutazione del vissuto paterno, ancora poco esplorato.

Se vuoi approfondire il nostro studio, trovi l’articolo completo qui:

Nespoli, A., Fumagalli, S., Mosconi, L., Bonaiuti, R., Vannacci, A., Ravaldi, C., Assessment of the psychometric properties of the Italian version of the revised impact of miscarriage scale (RIMS): a validity and reliability study. BMC Pregnancy Childbirth 25, 289 (2025). https://doi.org/10.1186/s12884-025-07422-5

16/03/2025 0 comments
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Alta Formazione

I Primi Mille Giorni – Corso di Perfezionamento aa 24/25

by Fondazione CiaoLapo 07/07/2024
written by Fondazione CiaoLapo

L’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con il Laboratorio di Ricerca Perinatale PeaRL e la Fondazione CiaoLapo ETS, presenta la nuova edizione del corso di perfezionamento “I primi mille giorni. Promuovere e tutelare la salutein gravidanza e dopo la nascita”.

Questo percorso formativo, che si svolgerà da ottobre 2024 a giugno 2025, offre un’opportunità unica per gli operatori della salute perinatale e altri professionisti del settore di approfondire le proprie conoscenze su temi cruciali come la salute materno-fetale, la nutrizione, la sicurezza farmacologica e le cure responsive.

Il corso adotta un formato blended, combinando lezioni online sincrone e asincrone con tre incontri in presenza a Firenze (fruibili anche online). Questa struttura permette di bilanciare la flessibilità dell’apprendimento a distanza con l’importanza dell’interazione diretta.

 

Nell’immagine è possibile leggere le valutazioni anonime del corso dell’aa 23/24. Ogni parametro è stato valutato con un punteggio medio superiore a 90/100. I partecipanti dell’edizione precedente hanno apprezzato particolarmente:

  • ⁠La varietà dei temi trattati: “È stato un corso ricco di informazioni su molti argomenti, spunti di riflessione, conoscenze basate su ampia bibliografia aggiornata”
  • ⁠L’applicabilità pratica: “Completo, pratico e spendibile nella quotidianità della pratica clinica”
  • ⁠La qualità dei docenti: “I docenti nelle varie lezioni si sono dimostrati molto competenti, appassionati e disponibili”

Il corso affronta tematiche fondamentali come l’uso sicuro di farmaci in gravidanza, il benessere psichico perinatale, la gestione di traumi e lutti perinatali, e l’approccio trauma-orientato nelle situazioni di fragilità.

Se sei interessato ad ampliare le tue competenze sull’importanza dei primi mille giorni e delle cure responsive, sono aperte le iscrizioni per l’edizione 2024/2025. Sarà possibile iscriversi fino al 16 Settembre 2024, le attività didattiche inizieranno il 1 Ottobre 2024 e termineranno il 30 Giugno 2025.

Il corso ha un un carico formativo di 25 CFU ed un costo di €600 (€420 per under 28).

Per dettagli e informazioni visita la pagina del corso sul sito del Laboratorio PeaRL.

Dicono di noi

  • “È un corso che arricchisce con molta potenza, dovrebbe essere propedeutico per lavorare. Se lo fosse molte realtà ospedaliere migliorerebbero, un operatore ed una parola alla volta.”
  • “Completo, pratico e spendibile nella quotidianità della pratica clinica.”
  • “Arricchente e coinvolgente, aggiunge ulteriore conoscenza in un’ottica di riflessione e accuratezza estrema!”
  • “Un corso prezioso per stimolare, creare, favorire nuove conoscenze, relazioni e progetti.”
  • “Bellissimo, interattivo, ricco di contenuti e di spunti per il lavoro di ogni giorno.”
  • “Un corso multidisciplinare in cui affluiscono competenze, esperienze e informazioni fondamentali per accompagnare le coppie nei primi mille giorni.”
  • “Arricchente e necessario. Permette di decostruire il ‘si è sempre fatto così’, guidandoti a comprendere come sostenere davvero ogni famiglia.”
  • “Mi sento di avere più strumenti da applicare alla mia professione.”
  • “Da seguire assolutamente per poter dire e fare ogni cosa con maggiore consapevolezza, per contribuire col proprio lavoro a fare davvero salutogenesi, portando ogni giorno rispetto, attenzione e cura alle famiglie con cui si ha a che fare.”
07/07/2024 0 comments
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Ricerca

BLOSSoM 2

by Fondazione CiaoLapo 22/09/2022
written by Fondazione CiaoLapo

Dopo aver indagato l’impatto psicologico e il rischio di burnout tra le ostetriche italiane (studio BLOSSoM 1), la Fondazione CiaoLapo ha approfondito un’altra domanda fondamentale: quanto sanno davvero le ostetriche sulle linee guida internazionali per la gestione della morte perinatale?

Il secondo studio della serie BLOSSoM, pubblicato nel 2022, ha analizzato le risposte di 445 ostetriche italiane su aspetti fondamentali del lutto perinatale, rivelando dati che invitano a una seria riflessione.

Cosa è emerso?

  • Solo 1 ostetrica su 3 ha mostrato una conoscenza adeguata delle linee guida internazionali.

  • Il 78% non conosce le modalità naturali di inibizione della lattazione dopo la perdita.

  • Più della metà non è correttamente informata sulle normative italiane per la sepoltura dei bambini nati morti.

  • Circa il 70% crede erroneamente che i movimenti fetali si riducano nelle ultime settimane, un’informazione che può compromettere la prevenzione della morte in utero.

Quattro aree critiche analizzate

  1. Bereavement care: poca informazione su aspetti importanti del lutto, come la sindrome delle braccia vuote o la donazione del latte.

  2. Gestione clinica: uso elevato di sedativi e analgesici senza un reale coinvolgimento della donna nelle decisioni.

  3. Procedure post-mortem: scarsa conoscenza dell’autopsia e della possibilità di vedere il bambino anche dopo l’esame.

  4. Movimenti fetali: conoscenze inadeguate che potrebbero ostacolare la prevenzione della morte intrauterina.

Cosa possiamo fare?

L’unico fattore associato a una buona conoscenza delle linee guida è aver frequentato corsi specifici sulla morte perinatale. Nessun altro elemento – né l’età, né gli anni di lavoro – ha avuto lo stesso impatto.

Un invito all’azione

In Italia servono linee guida nazionali condivise, corsi formativi obbligatori e aggiornamenti continui, soprattutto nelle regioni del Sud, dove la conoscenza è mediamente più bassa e l’incidenza della perdita è più alta.

📚 Leggi lo studio completo (open access)

22/09/2022 0 comments
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Alta Formazione

Corso per personale ospedaliero “Memory Box”

by Fondazione CiaoLapo 20/04/2022
written by Fondazione CiaoLapo

Se lavori in ospedale in area materno infantile o se sei studente/ studentessa ai corsi di laurea di ostetricia, infermieristica e medicina, questo corso, gratuito, è per te!

Le prime ore dopo la diagnosi di aborto o morte perinatale sono determinanti per favorire una fisiologica elaborazione del lutto. Tuttavia il tema del lutto perinatale e dell’assistenza rispettosa alle donne alle coppie e alle famiglie colpite è spesso trascurato nella formazione dei professionisti sanitari, trattato con superficialità o non trattato per niente.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2019, ha ribadito l’importanza dell’assistenza appropriata a tempo zero in tutti i casi di perdita in gravidanza o dopo la nascita. Secondo il nostro ultimo studio, l’Italia insieme al Cile e pochi altri si colloca nelle ultime posizioni per la respectful care nel lutto perinatale, definita anche bereavement care.

Il nostro progetto formativo Memory Box, iniziato nel 2012, da tempo cerca di porre rimedio all’arretratezza formativa del nostro paese: in dieci anni abbiamo svolto  300 ore di formazione gratuita in molti ospedali italiani, sia in presenza che online, raggiungendo circa 4000 operatori.

Tuttavia, la pandemia ha messo in evidenza nuove criticità organizzative e assistenziali, soprattutto nelle regioni del sud, nelle isole e in alcune aree di confine del nord Italia.

Quindi abbiamo pensato di ampliare la nostra offerta formativa così da poter raggiungere facilmente tutti gli operatori e le operatrici che lavorano negli ospedali, e in particolare nei reparti di ostetricia, ginecologia, neonatologia.

Per partecipare al corso è infatti sufficiente avere un computer o uno smartphone, e oggi, in Italia, tutti hanno uno smartphone!

Con questo tipo di organizzazione molte barriere, che potevano ostacolare la formazione un tempo,  sono finalmente abbattute: il nostro corso è gratuito, diviso in 10 moduli tematici per un totale di 6 ore e 45 registrate e due ore di autoapprendimento, a distanza, fruibile via telefono, in 30 giorni di tempo.

L’unica barriera residua potrebbe essere il timore legato a questo argomento complesso, ma affronteremo insieme anche questo umano, umanissimo timore.

Quindi: da oggi la nostra formazione Memory Box è fruibile su piattaforma e aperta ogni anno a 8000 operatori e operatrici ospedaliere di area perinatale, dagli studenti e studentesse tirocinanti, e rimane gratuita, perché il costo è sostenuto interamente dall’associazione.

È possibile iscriversi fino ad esaurimento posti, tenendo presente che possiamo garantire fino a un massimo di mille iscritti in contemporanea e che i posti si liberano dopo trenta giorni.

A Marzo 2023 la certificazione Memory Box è stata ottenuta da oltre 1500 operatori su tutto il territorio nazionale, con una valutazione della qualità del corso superiore al 90% su tutti i parametri valutati

In breve:

  • La formazione Memory Box è fruibile su piattaforma
  • La formazione Memory Box si compone di 9 moduli didattici, dalla diagnosi al puerperio, per un totale di 6 ore e 45 di videocorso e di 1 modulo di autoapprendimento di circa 2 ore.
  • È aperta ogni anno a 8000 operatori e operatrici ospedaliere di area perinatale e a student* tirocinanti, in blocchi di circa 800 iscritti al mese.
  • Dal momento dell’iscrizione ci sono 30 giorni di tempo per completare il corso, superare il test di verifica e ottenere la certificazione “Memory Box: l’assistenza ospedaliera trauma orientata al lutto perinatale”.
  • La certificazione dure 3 anni, al termine dei quali è possibile rinnovarla gratuitamente partecipando a un corso di aggiornamento, in modalità formazione a distanza di 2 ore.
  • Quando il 70% degli operatori di un reparto ospedaliero ha ottenuto la certificazione, il reparto viene accreditato da CiaoLapo e inserito nel registro “FOOTPRINT” (reparto FOrmatO sul luTto PeRINaTale)  e fare richiesta per ricevere gratuitamente le nostre memory box.

Per saperne di più, guarda il video della lezione introduttiva al corso *. Nella descrizione del video introduttivo trovi il link per iscriverti alla piattaforma del corso.

*nella lezione introduttiva ero stata ottimista sulla durata totale, ma poi ho preferito inserire qualche ora in più per chiarire bene gli aspetti più critici dell’assistenza. Il corso registrato dura infatti 6:45

Ti aspettiamo!

 

20/04/2022 0 comments
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ProgettiRicerca

OPALE

by Fondazione CiaoLapo 11/03/2022
written by Fondazione CiaoLapo

Il Laboratorio congiunto di Ricerca Perinatale (PeaRL) dell’Università degli Studi di Firenze (resp. Prof A. Vannacci), costituito dal Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino e dalla Fondazione CiaoLapo ETS, (dott.ssa Claudia Ravaldi) sta conducendo una indagine di popolazione sulle esperienze delle donne e dei partner relativa alla percezione dell’assistenza ricevuta relativamente alla gravidanza, al travaglio, al parto e al post parto indipendentemente dagli esiti, ma con particolare attenzione all’assistenza in caso di perdita perinatale (aborto, morte in utero, morte neonatale, interruzione di gravidanza volontaria o per patologia).

Il presente studio è denominato OPALE (Observatory on Perinatal Loss) ed è coordinato dal Laboratorio congiunto di Ricerca Perinatale (PeaRL) dell’Università degli Studi di Firenze, costituito dalla Fondazione CiaoLapo per la tutela della gravidanza e della salute perinatale (dott.ssa C. Ravaldi) e dal Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (Prof. A. Vannacci), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Salute (Prof. V. Ricca) dell’Università degli Studi di Firenze.
Scopo dell’indagine è misurare con attenzione quanto la perdita perinatale possa incidere sul benessere psico-fisico e sociale delle donne e dei loro partner.
Per fare questo verranno raccolte le esperienze di gravidanza e parto delle donne e dei loro partner prima, durante e dopo la pandemia COVID-19, sia in caso di perdita perinatale, sia (come gruppo di riferimento) in caso di gravidanza e parto fisiologici.
L’indagine è stata approvata dalla Commissione per l’Etica della Ricerca di Ateneo dell’Università degli Studi di Firenze (Parere n. 175 del 23/09/2021, prot 0261728 e n. 189 del 07/12/2021, prot 0333881).

Chi può partecipare alla indagine?
Tutte le donne ed i loro partner che abbiano esperienza di gravidanza e parto sia con decorso fisiologico, sia in caso di perdita perinatale (aborto, morte in utero, morte neonatale, interruzione di gravidanza volontaria o per patologia), indipendentemente da quando la gravidanza sia avvenuta.

 

L’indagine è aperta e raggiungibile al link: https://pearl.fra1.qualtrics.com/jfe/form/SV_1FSXVcf74VfYW2x

 

Nel 2020, nell’ambito del progetto OPALE, CiaoLapo ha finanziato una borsa di studio di 12 mesi al Laboratorio PeaRL, che è stata attribuita alla dott.ssa Laura Mosconi, psicologa, dopo selezione per concorso pubblico.

11/03/2022 0 comments
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ProgettiRicerca

LISTEN

by Fondazione CiaoLapo 25/02/2022
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Il questionario LISTEN è rivolto agli operatori sanitari che lavorano a contatto con donne/coppie che abbiano affrontato una morte perinatale.

Lo scopo dello studio è condurre una indagine sulle opinioni degli operatori in merito alla morte perinatale con particolare riguardo alla gestione della lattazione.
Per fare questo vengono raccolte le esperienze e le conoscenze degli operatori sanitari mediante un questionario anonimo somministrato on-line per identificare le principali opinioni di medici, psicologi, infermiere/i ed ostetriche/ci coinvolti nell’assistenza alla perdita perinatale.
L’indagine è stata approvata dalla Commissione per l’Etica della Ricerca di Ateneo dell’Università degli Studi di Firenze (prot 0025810/2023).
Chi può partecipare alla indagine? Tutti gli operatori di area ostetrica e infermieristica che prestano assistenza in un ambito sanitario nel quale venga prestata assistenza alla perdita perinatale.
E’ possibile partecipare all’indagine compilando il questionario anonimo online.
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ProgettiRicerca

Chi-GRAAL-C19

by Fondazione CiaoLapo 11/01/2022
written by Fondazione CiaoLapo

Chi-GRAAL-C19 è uno studio on-line anonimo il cui scopo è quello di indagare le opinioni e le conoscenze dei genitori con figli minorenni sulle vaccinazioni contro il COVID-19.

In particolare ai partecipanti è stato richiesto di indicare per ognuno dei figli:

● se ha già pensato o discusso la possibilità di vaccinare suo/a figlio/a e cosa ne pensa dei benefici e dei rischi del vaccino.
● se suo/a figlio/a ha avuto il COVID-19 e quanto pensa che sia probabile che si contagi o si contagi nuovamente e quanto lo ritiene una malattia grave.

● quale ruolo vorrebbe avere nel prendere la decisione relativa alla vaccinazione contro il COVID-19 per i suoi figli  con il personale medico-sanitario di riferimento, cioè quanto vorrebbe essere attivamente coinvolto/a e partecipe della decisione.

● di rispondere ad alcune domande sulla percezione di fatica per la situazione pandemica e sui vaccini in generale.

L’indagine, lanciata nel Gennaio 2022, è ancora disponibile al link https://psicologiapd.fra1.qualtrics.com/jfe/form/SV_efFpSf4Maom5ngy
I risultati saranno pubblicati su riviste internazionali e ne sarà data comunicazione in questa pagina, insieme ad un breve riassunto in italiano.
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ProgettiRicerca

GRAAL-C19

by Fondazione CiaoLapo 13/07/2021
written by Fondazione CiaoLapo

GRAAL-C19 è uno studio on-line anonimo il cui scopo è quello di indagare le opinioni e le conoscenze sui vaccini contro il COVID-19 nelle donne in gravidanza e/o in allattamento.

In particolare il questionario indaga per ogni partecipante:

● se ha già pensato o discusso la possibilità di vaccinarsi e cosa ne pensa dell’efficacia e dei rischi dei diversi vaccini disponibili.
● se ha avuto il COVID-19 e quanto pensa che sia probabile che lo sviluppi o sviluppi nuovamente e quanto lo ritiene una malattia grave.
● quale ruolo vorrebbe avere nel prendere la decisione relativa alla vaccinazione contro il COVID-19 con il personale medico-sanitario di riferimento, cioè quanto vorrebbe essere attivamente coinvolta e partecipe della decisione.

● di rispondere anche a quattro ulteriori questionari che valutano le competenze emotive, la percezione di fatica per la situazione pandemica, una scala sull’opinione sui vaccini in generale e una scala sulla tendenza allo scetticismo.

L’indagine, lanciata nel Luglio 2021, è ancora disponibile al link https://psicologiapd.fra1.qualtrics.com/jfe/form/SV_bayyvn9vt0lkOjQ
I risultati saranno pubblicati su riviste internazionali e ne sarà data comunicazione in questa pagina, insieme ad un breve riassunto in italiano.
13/07/2021 0 comments
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La Fondazione CiaoLapo ETS è uno spinoff della Associazione APS CiaoLapo ETS fondata nel 2006 da Claudia Ravaldi e Alfredo Vannacci per il sostegno al lutto dei genitori.
La Fondazione CiaoLapo si occupa di ricerca e formazione nel settore della medicina perinatale, con particolare riferimento alle gravidanze a rischio ed alla perdita in gravidanza e dopo la nascita.

Tag

aborto (1) allattamento (1) assistenza (4) burnout (2) covid (5) lutto perinatale (1) morte perinatale (1) neonatologia (1) ostetricia (1) psicologia perinatale (2) psicotraumatologia (1) salute perinatale (4) vaccini (3)

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